Si è tenuta il 13 dicembre presso il Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali dell’Università di Parma, la cerimonia conclusiva dell’edizione pilota di Transition Farm, il progetto ideato dall’Associazione “Parma, io ci sto!” con l’Università di Parma e Nativa, il supporto di Cisita Parma, Unione Parmense degli Industriali, Gruppo Imprese Artigiane e Federmanager Parma.

Culminato con la consegna degli attestati di partecipazione a neolaureate e neolaureati protagonisti da parte del Rettore dell’Università di Parma Paolo Andrei, l’evento è stato l’occasione per annunciare l’avvio a regime del progetto, che lo vedrà trasformarsi da iniziativa pilota a vero e proprio corso di perfezionamento inserito nella programmazione dell’Università di Parma. Rivolto a una selezione di neolaureate/i, studentesse e studenti provenienti da diversi corsi di laurea magistrale, il nuovo corso sarà avviato nella primavera 2023 e manterrà il modello che ha caratterizzato il successo dell’edizione pilota, integrando formazione teorica con esperienza operativa presso le piccole e medie imprese del territorio.

«Ci fa davvero piacere che il bilancio di questa edizione pilota sia molto positivo, anche perché il progetto si focalizza su temi cruciali sui quali l’Ateneo ha puntato moltissimo – commenta il Rettore dell’Università di Parma Paolo Andreiproprio nella consapevolezza che la sostenibilità sia un crocevia decisivo, non solo per il futuro ma anche per il presente. Credo che anche in questa iniziativa uno dei valori aggiunti stia nel gioco di squadra: una squadra alla quale l’Università partecipa con convinzione e che ha saputo costruire uno scambio virtuoso importante tra aziende, studentesse e studenti, con risultati molto incoraggianti».

 

Rivedi l’evento

 

Prima progettualità accesa nell’ambito di #dieci, il percorso di progettazione condivisa avviato nel 2021 da “Parma, io ci sto!” con la partecipazione di circa 250 stakeholder per individuare obiettivi e azioni concrete da pianificare per il futuro della città e del suo territorio nei prossimi 10 anni, Transition Farm nasce con l’obiettivo di combinare due esigenze considerate prioritarie dalla comunità locale: la transizione verso la sostenibilità delle piccole e medie imprese e il coinvolgimento dei giovani in un’ottica nuova, di sinergia più costruttiva e strategica con il mondo del lavoro.

A raccontare la propria esperienza nel corso della cerimonia, che ha visto la partecipazione anche della Prorettrice Sara Rainieri, alcune e alcuni delle neolaureate e dei neolaureati che quest’anno hanno preso parte al progetto (nel complesso 11), provenienti da numerosi percorsi di laurea: da Scienze e Tecnologie Alimentari a Chimica, da Biotecnologie a Psicobiologia e Neuroscienze Cognitive, da Sistema Alimentare: Sostenibilità, Management e Tecnologie a Scienze Gastronomiche, da Trade e Consumer Marketing a Ingegneria Meccanica e Ingegneria Gestionale fino ad Economia e Management. Varietà che si è riflessa anche nei diversi settori in cui operano le 10 aziende che hanno aderito a questa edizione pilota (Colser, Cosmoproject, De Simoni, Disosso San Carlo, Free Edit, GlaxoSmithKline Manufacturing, Koppel, Laumas, Tropical Food Machinery, Gruppo Zatti), a dimostrazione di come il tema della sostenibilità sia ormai un elemento imprescindibile e trasversale a ogni settore di studio e competenza.

 

 

L’esperienza pilota ha dimostrato il potenziale di una progettualità che, coniugando l’esigenza di sviluppo sostenibile delle realtà locali alle esigenze formative e professionali dei nostri giovani, può dare vita a un modello innovativo e distintivo per il territorio – ha dichiarato Egidio Amoretti, membro del consiglio direttivo di “Parma, io ci sto! e project leader di Transition Farm. – Il successo di Transition Farm è il primo tassello di #dieci che si concretizza e rappresenta un chiaro esempio di collaborazione vincente tra aziende, istituzioni ed enti di formazione. Tutto ciò, infatti, non sarebbe stato possibile senza l’entusiasmo dei ragazzi, l’impegno attivo delle aziende aderenti e dei partner del progetto. Ringrazio infine il collega associato Luca Sfulcini, il cui contributo è stato molto importante per lo sviluppo delle attività e il Presidente Alessandro Chiesi, che ha creduto fin dall’inizio nel progetto”.

«Il Corso di perfezionamento, che sarà incardinato presso il Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali dell’Università di Parma – ha spiegato il Prof. Pier Luigi Marchini, docente di Economia e Management dell’Università di Parma – si rivolgerà ai laureati magistrali dei diversi Corsi di Studi in cui si articola l’offerta formativa dell’Ateneo, e sarà finalizzata, da un lato, a consolidare le conoscenze in ambito economico-aziendale e dei principali fondamenti della cultura di impresa, e, dall’altro, a sviluppare le competenze sui temi dell’innovazione e della sostenibilità quali elementi determinanti da potenziare all’interno degli stage previsti presso le piccole e medie imprese del territorio».