Oggi, 30 aprile 2021, all’Università di Parma è stata posata la prima pietra dell’edificio 1 dell’Area Food.

La nuova area è destinata a essere un luogo di incontro fra la ricerca accademica e quella industriale e vuole favorire lo sviluppo delle competenze in ambito food, diventando un polo di riferimento nazionale e internazionale per la ricerca e la formazione del settore.

Ad apporre la firma al primo mattone erano presenti il Rettore Paolo Andrei, il Direttore del Dipartimento di Scienze degli Alimenti e del Farmaco Gabriele Costantino, il Sindaco di Parma Federico Pizzarotti, l’Assessore allo Sviluppo economico e Green economy, Lavoro, Formazione della Regione Emilia-Romagna Vincenzo Colla e il Presidente della nostra Associazione “Parma, io ci sto!” Alessandro Chiesi, che hanno ricordato anche gli scomparsi Loris Borghi, precedente Rettore dell’Università, e Luca Virginio, ex-Direttore comunicazione del Gruppo Barilla, i cui contributi sono stati fondamentali per dare via al progetto.

Parma, io ci sto! è stata sin dalla sua fondazione a fianco dell’Ateneo di Parma, dal 2016 è parte attiva del Food Project e sostiene con forza la realizzazione della Food Area con l’obiettivo di rendere Parma e la Food Valley sempre più rilevante all’interno del panorama del settore Agroalimentare.
Competenze, Formazione, Ricerca e Innovazione – ribadisce il nostro Presidente Alessandro Chiesi – sono infatti la chiave per dare valore al territorio parmense e attrarre talenti.

Il Food Project avrà dunque una nuova casa: una sede comune per i ricercatori del settore in Ateneo, ma anche un punto di incontro fra imprese, centri di ricerca e altre realtà educative sul territorio locale e nazionale.

Da sinistra: Alessandro Chiesi, Paolo Andrei e Paolo Barilla

L’edificio sarà all’avanguardia dal punto di vista logistico e dell’efficienza energetica e ospiterà tecnologi alimentari, microbiologi, chimici degli alimenti, esperti di produzioni primarie, nutrizionisti, economisti e ispettori veterinari che concentreranno lì tutti i loro laboratori e gruppi di ricerca.

11 milioni e 500mila euro l’importo complessivo dei lavori
, con finanziamenti pubblici dal Ministero dell’Università e della Ricerca e dalla Regione Emilia- Romagna e quasi 4 milioni in arrivo dal mondo imprenditoriale e associativo, che ha creduto fortemente nel progetto e nelle sue potenzialità per le importanti ricadute sull’intero territorio.

Main contributors:
Barilla, Chiesi Farmaceutici, Fondazione Cariparma, Unione Parmense degli Industriali, Mutti;
Contributors:
Parmalat, Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano, Consorzio del Prosciutto di Parma, Cft, Morris Profumi, Prosciuttificio F.lli Galloni, Istituto Parma Qualità, Consorzio Agrario di Parma.