L’Assemblea annuale di “Parma, io ci sto!” si è svolta quest’anno alla Fondazione Accademia dei Giorni Straordinari, un luogo dedicato alla crescita e all’inclusione delle giovani generazioni. Una sede scelta non solo per il suo valore simbolico, ma come cornice coerente con le traiettorie che l’Associazione sta perseguendo: investire sul futuro della città attraverso percorsi di partecipazione, rigenerazione e sviluppo condiviso.

Ad aprire i lavori è stato Paolo Barilla, promotore della Fondazione, che ha ricordato come questo progetto nasca dal desiderio di offrire ai ragazzi nuove opportunità educative e sociali. Un tema che ha dialogato in modo naturale con lo spirito di “Parma, io ci sto!”, nata dieci anni fa dalla volontà di un gruppo di imprenditori, istituzioni e cittadini di contribuire in modo concreto al benessere del territorio, e oggi cresciuta fino a riunire 158 associati, testimonianza di un impegno collettivo che si è ampliato nel tempo.

Quindi, il Presidente Alessandro Chiesi ha ripercorso il 2025 come un anno di consolidamento e crescita, segnato da progetti capaci di coinvolgere diversi ambiti della vita cittadina.

Tra questi, il percorso che accompagnerà Parma alla Capitale Europea dei Giovani 2027, che “Parma, io ci sto!” ha supportato fin dal primo momento, entrando oggi a far parte del Comitato di gestione.

Con l’obiettivo di creare partecipazione giovanile e creare un ponte tra generazioni, anche la seconda edizione di JEnerational Mentoring, progetto di mentoring collaborativo pensato da “Parma, io ci sto!” a partire dall’ascolto dei propri associati e sviluppato insieme a Junior Enterprise Parma e con il supporto di Federmanager Parma e Università di Parma, che quest’anno ha messo in dialogo 40 studenti universitari e 40 imprenditori, manager e professionisti del territorio sui temi di innovazione, percorsi, ambizione e sogni.

Continua il supporto al Distretto dei Farm, che anno dopo anno cresce grazie alla creazione di connessioni tra scuole, imprese e nuove generazioni e che ha visto nel 2025 la presentazione ufficiale dell’Accademia del Prosciutto di Parma, l’avvio del progetto di ampliamento di Food Farm e l’ingresso di “Parma, io ci sto!” tra i soci del consorzio Automation Farm.

Tra le progettualità dell’anno, anche il sostegno alle iniziative del Sistema musicale della città: dal supporto al decimo anniversario di Verdi Off, progetto ideato proprio da “Parma, io ci sto!” insieme al Teatro Regio di Parma, a quello dato a Barezzi Lab, contest dedicato ai giovani talenti con il coinvolgimento attivo delle scuole del territorio.

Ampio spazio poi a ParCO, il nuovo progetto dedicato all’arte contemporanea promosso da “Parma, io ci sto!” in collaborazione con il Comune di Parma: uno spazio di sperimentazione culturale all’interno dell’Ospedale Vecchio di Parma per coltivare la cultura attraverso dinamiche partecipative, promuovendo la sperimentazione artistica, la rigenerazione e il dialogo sociale con uno sguardo rivolto al futuro.

“Sono progetti – ha ricordato Chiesi – parte di una visione condivisa che in questi dieci anni ha permesso all’Associazione di diventare un punto di riferimento per chi vuole contribuire allo sviluppo della città:” la nostra forza continua a essere la capacità di unire energie diverse attorno a un obiettivo comune: generare impatti positivi e misurabili sul territorio”.

Lo sguardo al passato è stato il punto di partenza per aprire ufficialmente il lavoro dedicato al decennale del 2026, che l’Associazione vuole trasformare in un vero racconto collettivo: un anno di ascolto, condivisione e restituzione pubblica di ciò che “Parma, io ci sto!” ha rappresentato nei suoi primi dieci anni e potrà rappresentare in futuro.

A dare avvio al processo, un workshop condotto da Effetto Larsen, che attraverso il format partecipativo Mnemosyne ha coinvolto gli associati in un esercizio di narrazione condivisa, per pensare insieme ai luoghi che hanno segnato la storia dell’Associazione, i momenti che hanno generato cambiamento, gli impatti dei progetti sul territorio, ma anche i bisogni e le opportunità che guidano oggi la comunità. L’attività ha offerto le prime tracce del percorso che proseguirà nel 2026, per costruire e orientare insieme le scelte future dell’Associazione.

Un’assemblea che ha restituito l’immagine di una comunità consapevole del valore generato in questi dieci anni e pronta a rafforzare il proprio ruolo nel futuro della città. Come ha concluso Chiesi “celebrare il decennale significa prendersi il tempo per guardare con lucidità a ciò che abbiamo costruito e, soprattutto, immaginare insieme i prossimi dieci anni. Con sguardo a quanto abbiamo fatto, ma soprattutto a quello che potremo fare in futuro. È un passaggio che riguarda tutti noi e che vogliamo vivere mettendo al centro ascolto, partecipazione e responsabilità verso il territorio”.