“Parma, io ci sto!” ha scelto di patrocinare la mostra per affiancare la città nella riflessione che l’accompagnerà nei prossimi mesi sui temi dell’ambiente, della sostenibilità e del nostro rapporto con la natura. Parma come laboratorio attivo e partecipato di dialogo aperti a tutti su un tema importante e contemporaneo.

Oltre alla mostra, “Parma, io ci sto!” sostiene inoltre “Parma 360” il festival della Creatività Contemporanea che presenterà a sua volta il tema della sostenibilità nelle piazze e nei palazzi di parma.

Il Terzo Giorno è la prima in Italia ad avere un approccio ‘for benefit’: il 50% degli incassi della biglietteria saranno restituiti al Comune di Parma che finanzierà progetti di sostenibilità ambientale.

Il Terzo Giorno è un racconto per immagini del mondo, in cui l’arte rappresenta una porta privilegiata di accesso alla conoscenza e al godimento della Natura. Un racconto che conduce lo spettatore dalla Creazione (intesa come apparizione del mondo) alla Distruzione (o quantomeno al rischio delle sua distruzione) fatto di analogie e non di logica, di visioni e non di concetti, di meraviglia e non di speculazione.

Un percorso nel quale l’arte è proposta come la strada maestra che lo spirito segue per attraversare la natura e penetrarne il prezioso mistero, poiché l’uomo è l’unico animale capace di vedere in essa un’opera d’arte e quindi di creare forme che ne siano il riflesso.

Si tratta di un viaggio attraverso i lavori di artisti contemporanei che inizia con Il Terzo Giorno della Genesi, segnato dall’apparizione della vita (Genesi 1,3), attraversa la creazione, la distruzione e il nichilismo, fino a un ritorno alla natura.

40 gli artisti in mostra: Marina Abramović, Jane Alexander, Giovanni Anselmo, Nobuyoshi Araki, Roger Ballen, Olivo Barbieri, Gabriele Basilico, Alighiero Boetti, Jonas Burgert, Jake & Dinos Chapman, Mat Collishaw, Marc Couturier, Jimmie Durham, Jan Fabre, Hamish Fulton, Mario Giacomelli, Piero Gilardi, Leon Golub, HeHe (Helen Evans – Heiko Hansen), Anna Ippolito e Marzio Zorio, John Isaacs, Francesco Jodice, Bodys Isek Kingelez, Dorothea Lange, Richard Long, Andrea Marescalchi, Ryan Mendoza, Mario Merz, Nils-Udo, Eric Poitevin, Simone Racheli, Sebastião Salgado, Salvo, Serse, Tracey Snelling, Mircea Suciu, Gavin Turk, Sandra Vasquéz De la Horra, Koen Vanmechelen e Gilberto Zorio.

La mostra è una narrazione potente ed evocativa tra le 117 opere esposte (immagini fotografiche, installazioni e dipinti), e includerà tre installazioni site specific all’ingresso e all’uscita del Palazzo: una nell’androne a firma di Marc Couturier e due, sulle piazze Garibaldi e della Steccata, ad opera di una coppia di giovanissimi artisti, Anna Ippolito e Marzio Zorio.