Parma, 12 luglio 2017. Grazie all’impegno e all’intervento concreto di “Parma, io ci sto!” in collaborazione con il Polo Museale dell’Emilia Romagna e alla supervisione della Soprintendenza Archeologia Beni Artistici e Paesaggio di Parma e Piacenza, la Camera di San Paolo risplende di nuova luce.

È stato presentato oggi il nuovo sistema di illuminazione delle celebri sale affrescate tra il 1514 e il 1519 da Alessandro Araldi e da Antonio Allegri detto il Correggio su commissione dalla badessa Giovanna da Piacenza. Le camere sono tra gli ambienti più suggestivi del Complesso di San Paolo, l’ex monastero benedettino situato nel centro di Parma. Grazie alle nuove tecnologie illuminotecniche, da oggi è infatti possibile ammirare questo monumento, capolavoro del Rinascimento italiano, con una nuova percezione dei particolari pittorici e dello spazio architettonico che lo contiene.

Il progetto illuminotecnico, sviluppato con tecnologia Led, è stato realizzato da ERCO, azienda tedesca leader a livello internazionale specializzata nell’illuminazione delle architetture e che annovera tra i suoi progetti interventi presso l’Hermitage di San Pietroburgo, la National Portrait Gallery di Londra e il Museo dell’Ara Pacis e i Fori Imperiali a Roma.

Da oggi quindi, i due ambienti dell’appartamento della Badessa sono dotati di un nuovo sistema di illuminazione che ne permette una visione sensibilmente migliorata.

“La cultura e l’arte sono elementi imprescindibili per la promozione del nostro territorio, per questo “Parma, io ci sto!” ha deciso di sostenere progetti che contribuiscano al miglioramento qualitativo dell’offerta culturale e turistica della città; – afferma Alessandro Chiesi Presidente dell’Associazione – in questo percorso si inserisce il progetto d’illuminazione delle due Camere dell’appartamento della Badessa che permette di valorizzare al meglio questo gioiello del nostro patrimonio artistico”.

Il Complesso di San Paolo ad oggi registra circa 30.000 presenze all’anno, un numero che non rende giustizia al suo potenziale e indubbio valore storico-artistico.

“Parma, io ci sto!” ha scelto quindi di intervenire sul complesso con un duplice obiettivo: da un lato offrire al visitatore un nuovo strumento di percezione storico-artistica dell’ambiente, l’illuminazione appunto, dall’altro creare un approccio emozionale e personale dell’opera d’arte.

L’intero progetto di valorizzazione, curato da Francesca Magri, include anche la realizzazione di un cortometraggio d’autore – con la regia di Irish Braschi che dall’autunno sarà proiettato nei locali dell’ex refettorio – e la pubblicazione di un nuovo studio sulla Camera di San Paolo del Correggio scritto da Elisabetta Fadda, docente dell’Università di Parma e consulente storico artistica dell’iniziativa.